Chi ci segue sui social l’avrà forse notato: negli ultimi tempi la mia modalità di viaggiare è cambiata. Ho provato per la prima volta l’esperienza di backpackers tra Nepal e Tibet. Ero un po’ dubbiosa all’inizio, ma ora la modalità zaino in spalla non l’abbandono più!

Come molti, anche io prima di provare a viaggiare zaino in spalla credevo che nulla sarebbe stato più comodo e salvifico di una bella valigia rigida da aereo. Dentro ci sta tutto: dalle cose necessarie a quelle che vogliamo solo per sfizio, nulla si rompe e le ruote ci permettono di evitare tutto il peso.
Tutto vero, intendiamoci, ma solo per quelle vacanze che non prevedono mille spostamenti.
Per chi viaggia come me in modalità on the road, sempre all’avventurosa scoperta di luoghi diversi, impegnato più a camminare che a sdraiarsi al sole, l’uso del “valigione” è una pessima idea.

Il viaggio dove mi sono accorta davvero di quanto avessi sbagliato a non partire zaino in spalla è stato quello in India. Abbiamo deciso di girare la regione del Rajastan con i treni locali e vi posso assicurare che caricare e scaricare i nostri bagagli è stato un vero incubo.
Quando è stato il momento di decidere come imbarcarci per Nepal e Tibet, animati dall’idea di lunghe camminate per le strade che si inerpicano per quelle immense montagne, ci siamo guardati e abbiamo deciso: stavolta si parte con lo zaino in spalla!

ABBANDONARE LA VALIGIA: MA QUALE ZAINO SCELGO?

Prima domanda che sorge in mente è: quanto grande lo prendo lo zaino?

Partiamo dal presupposto che io non sono mai stata una da valigia leggera… Avete presente chi parte con uno zainetto per un weekend fuori città? Io non sono mai riuscita. Phon, piastra, vestiti per il casomai, prodotti di bellezza… insomma meno di 10 kg non riuscivo mai a metterli insieme.

Così ho cercato di fare delle prove:

  • ho limitato le scorte dei prodotti da bagno, che si sa sono spesso quelli che fanno più peso in valigia
  • ho eliminato tutto il superfluo prediligendo i vestiti che sapevo avrei sicuramente indossato
  • non ho saputo rinunciare al phon ma ho scelto quello più compatto
  • ho organizzato tutti i cavi elettrici e i devices in custodie perchè occupassero meno spazio
  • ho scelto un solo paio di scarpe comode, in alternativa a quelle che indossavo già (i tacchi dopotutto quando mai mi sono serviti?)

A quel punto ho acquistato il mio primo zaino su internet e ho optato per un 40 litri. Per mio marito andava anche ma no, per me non era abbastanza grande ragazzi….
Ho cambiato l’articolo e ho preso un 50 litri e con questo è andata benissimo!

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Photo by Pawan Yadav on Pexels.com

PICCOLI TRUCCHI PER NON AVERE UNO ZAINO IN SPALLA DISORDINATO

Lo zaino è pieno di tasche e comparti. La regola base è pensare bene a come organizzare tutto quanto già dal primo momento. Le cose che servono tutti i giorni nelle tasche più comode, quelle meno utili nella zona più profonda dello zaino.

Se la vostra destinazione è una meta asiatica o africana è utile prevedere un kit di prima necessità che potrebbe servirvi spesso e nel quale inserire un bel rotolo di carta igienica compatto (esistono quelli senza tubo che sono perfetti).

Ricordatevi che, nonostante i materiali idrorepellenti, uno zaino non è protetto come una valigia rigida e in caso di maltempo potrebbe bagnarsi. Se avete cose elettriche che è bene non prendano acqua avvolgetele tra i vestiti in modo che non si bagnino e che siano anche protette dagli urti. Purtroppo sappiamo tutti come vengono lanciate le valigie negli aeroporti…

Visto che certamente dovrete imbarcare il vostro zaino vi conviene prevedere uno zainetto che terrete con voi durante il volo. Scegliere uno di quelli che poi si piegano fino a diventare una piccola palla da attaccare allo zaino principale, una volta a destinazione, è certamente la scelta più comoda!
Lo stesso vale per il kway, che qualunque sia la vostra meta io vi consiglio sempre di prendere con voi!

VIAGGI ZAINO IN SPALLA: PARTIRE SENZA PENSIERI CON L’ASSICURAZIONE

Negli ultimi anni la moda dei backpackers si è allargata a macchia d’olio e sempre più persone decidono di viaggiare così per il mondo.
Le mete più battute da questo tipo di turismo sono certamente il continente Asiatico e Sud Americano, ma anche l’Africa sta raggiungendo numeri importanti.

Le compagnie di assicurazione si sono per questo adeguate alle nuove necessità e hanno creato polizze su misura per i nuovi viaggiatori zaino in spalla.

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Photo by Porapak Apichodilok on Pexels.com

PERCHÉ’ SOTTOSCRIVERE L’ASSICURAZIONE VIAGGIO?

La maggior parte dei paesi del mondo ha una assistenza sanitaria ben diverse dalla nostra. Sia il primo soccorso che le degenze ospedaliere hanno tariffari davvero molto alti. Molti conoscono il caso americano ma potrebbe sorprendere conoscere i prezzi degli ospedali thailandesi piuttosto che indiani.

Per partire tranquilli basta sottoscrivere una assicurazione che si occupi di pagare DIRETTAMENTE per ogni esigenza sanitaria. Voi non dovrete anticipare nulla e potrete sempre parlare con un call center che vi potrà passare anche un medico italiano che vi offrirà supporto.

Inoltre posso confermare che in alcuni casi la sottoscrizione di una assicurazione sanitaria è un requisito obbligatorio per poter ottenere il visto.

ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: LA MIA ESPERIENZA

Noi ragazzi non partiamo mai senza prima sottoscrivere un’assicurazione di viaggio!
Inizialmente ne stipulavo una ogni volta che partivo. Con il tempo, essendo i viaggi aumentati di numero, ho preferito optare per una polizza annuale che mi copre anche per spostamenti su brevi distanze (si, anche in Italia).

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Photo by Kindel Media on Pexels.com

Per fortuna mi è capitato di dover interpellare l’assicurazione solo una volta nei miei viaggi.
Mi trovavo in Myanmar, nel bel mezzo del lago Inle, e probabilmente a seguito di un trasferimento in barca, ho avuto un brutto colpo d’aria agli occhi. Devo dire non avrei saputo trovare da sola qualcuno che potesse visitarmi, dato il posto in cui mi trovavo. Grazie all’assicurazione ho potuto fin da subito parlare con un oculista italiano e organizzare un trasporto verso una struttura della città più vicina, idonea a visitarmi. Non ho sborsato un euro e l’assicurazione si è occupata di tutto in modo impeccabile.

COME SCEGLIERE LA PERFETTA ASSICURAZIONE DA BACKPACKERS

Che sia una tantum oppure programmata su periodi più lunghi è in ogni caso fondamentale pensare di prevedere un’assicurazione ad hoc che copra:

  • spese mediche in modo illimitato (vi consigliamo quelle che prevedono interprete italiano in loco)
  • smarrimento, ritardo e furto del bagaglio (che solitamente prevede anche una somma per l’acquisto dei beni di prima necessità in loco)
  • assistenza h24 e rimpatrio (anche quello salma… ci scherziamo con gli amici ma è importante perchè le cifre sono da capogiro!)
  • responsabilità civile (soprattutto se pensate di voler noleggiare dei mezzi di trasporto)
  • assicurazione per infortuni (che funge un po’ come un rimborso in caso di eventi gravi accaduti durante il viaggio)

COSE DA NON SCORDARE MAI PRIMA DI PARTIRE

Di seguito vi elenco un vademecum di cose che dovete fare prima di chiudere il vostro zaino e partire. Sono piccoli accorgimenti che però si potrebbero rivelare utilissimi in viaggio.

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Photo by Ravindra rawat on Pexels.com
  • DOCUMENTI SCANNERIZZATI E FOTOCOPIATI
    Prima di partire è sempre meglio fare una copia di tutti i vostri documenti, compresi passaporto, biglietti aerei, prenotazioni online e documenti dell’assicurazione. Viviamo in un mondo digitale, questo è vero, ma sarebbe davvero problematico trovarsi in un momento di necessità con il cellulare scarico.
    In molti consigliano di viaggiare anche con una fototessera e la copia del certificato di nascita.
  • VERIFICA DELLE CONDIZIONI SANITARIE DEL LUOGO E CHECK VACCINI
    Prima di partire è utile informarsi sul sito della Farnesina di eventuali situazioni medico sanitarie particolari per il luogo verso il quale si è diretti. In tutte le Asl esistono gli uffici idonei a dare informazioni su vaccini e profilassi. Vi consiglio di confrontarle (per tempo!!) con le informazioni presenti sul sito e con il vostro medico di base.
  • FARE FOTOCOPIA DELLE RICETTE DEI MEDICINALI
    Se per i farmaci da banco solitamente non ci sono grossi problemi, diverso è il caso delle cure prescritte con ricetta medica (in particolare per quelle psicotrope). Il consiglio è sempre quello di girare con ricetta o certificato del proprio medico che attesta il bisogno del medicinale sempre con se’. In alcuni paesi alcune sostanze vengono considerate oppiacei o droghe.
  • SCEGLIERE UN REFERENTE IN ITALIA
    Conoscete il termine ICE? Significa In Case of Emergency ed è una sigla internazionale che identifica la persona da chiamare in caso di necessità.
    Aggiungetela sul cellulare al nome di contatto di vostri parenti o amici che siano in grado di gestire situazioni di emergenza e che preferibilmente parlino l’inglese. Segnalateli anche alla vostra assicurazione come referenti da chiamare in caso di bisogno.

ZAINO IN SPALLA: PREPARATEVI A NON POTERNE PIÙ FARE A MENO!

Questa è l’ultima cosa che voglio dirvi: viaggiare zaino in spalla diventerà irrinunciabile!
Sappiatelo prima di partire, abituatevi all’idea di non poterne più fare a meno perché se ha conquistato una come me, certamente varrà anche per voi! Io, che ripongo i miei vestiti in modo maniacale nell’armadio, che ho sempre sostenuto che due valigie sono meglio di una, dopo l’ultima esperienza zaino in spalla sono cambiata.
Perché viaggiare così da una libertà e un senso di avventura impagabili. Una soddisfazione che va oltre ogni maglietta spiegazzata e il peso sulle spalle. La sensazione di essere veri globetrotter!

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Author

Nella vita lavoro in un istituto di credito ma la mia vera passione è viaggiare. Soffro di mal d'Asia, amo la parte orientale del mondo e sono una visitatrice compulsiva di Chiese. Qui racconto le emozioni dei miei viaggi, quelle che mi fanno sorridere ogni giorno.

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