Siete mai partiti per una vacanza studio all’estero? Qualcuno di voi avrà visto che ho fatto questa domanda anche su Twitter come sondaggio e la maggior parte dei voti è andata sul: “si, ed è stato fantastico!”

Quindi adesso mi rivolgo a quel 30 % che invece ha risposto “no, ma mi piacerebbe”. Bravi, fate bene a pensare così perchè le vacanze studio sono una delle esperienze più interessanti, educative e divertenti che io abbia mai fatto.

COSA SI INTENDE PER VACANZA STUDIO?

Partiamo da cosa significa effettivamente partire per una vacanza studio. Nella maggior parte dei casi questo tipo di viaggi vengono organizzati durante l’estate e sono rivolti agli studenti che vogliono approfondire lo studio di una lingua straniera direttamente nel territorio in cui essa è parlata.
Si prevede un minimo di 4 ore di studio giornaliere, in campus di studio solitamente frequentati da studenti locali, con insegnanti rigorosamente madrelingua e interazione con altri studenti provenienti da tutto il mondo.

Se generalmente la vacanza studio è così strutturata, si possono però trovare differenti offerte destinate alle varie età dello studente o, nel caso di adulti, distinte per finalità di apprendimento. Per questo siti come EF (leader nell’organizzazione dei viaggi studio in tutto il mondo) offrono diversi tipi di pacchetti destinati a ragazzi:

  • dagli 8 ai 16 anni: sono viaggi che durano dalle 2 alle massimo 4 settimane, i ragazzi hanno almeno un accompagnatore e sono ospitati dentro strutture protette. Non essendo maggiorenni non possono uscire dalla struttura senza accompagnamento. Le lezioni si tengono giornalmente ma ci sono anche tante attività sportive, di gioco e di aggregazione.
  • dai 16 ai 18 anni: sono le vacanze studio che permettono ai ragazzi più grandi di godere di qualche libertà in più. Le strutture possono accogliere anche ragazzi di altre nazionalità e si studia anche per conseguire attestati riconosciuti internazionalmente (dopo ve ne parlo). Oltre alle classiche vacanze possono già essere scelti soggiorni più lunghi (fino alle 24 settimane) e anni interi di scuola all’estero.
  • dai 18 ai 25 anni: si parla solo di soggiorni all’estero per i maggiorenni, previsti senza accompagnatori e con libertà di soggiorno in campus o anche in famiglia.
  • Oltre i 25 anni: sono corsi finalizzati all’apprendimento in full immersion della lingua con approfondimenti su competenze specifiche e possibilità di ampliare la cerchia di conoscenze in campo lavorativo.
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A COSA SERVE FARE UNA VACANZA STUDIO?

Quel che voglio trattare io in questo articolo, essendo la mia esperienza limitata a questo tipo di corsi, è quella dei viaggi di gruppo con accompagnatore. Quelli che per intenderci sono previsti per i ragazzi che frequentano le medie e le superiori.

LE MIE ESPERIENZE DI STUDIO ALL’ESTERO

Durante le scuole medie ho avuto, grazie alla mia scuola, la possibilità di passare due settimane estive in un campus in Francia. Seguivo all’epoca una sezione bilingue, con insegnamento dell’inglese e del francese, e questa esperienza mi è molto servita per approfondire lo studio della seconda lingua. Tanto che ho scelto di studiare il francese anche al liceo in una sperimentale dedicata.
Ma tornando a questa esperienza, ripetuta per ben due estati, posso dire di avere ottimi ricordi nonostante fossi ancora piccola.
Partire mi ha insegnato a rimanere lontana da mamma e papà per un periodo di tempo, a confrontarmi anche con altri ragazzi stranieri oltre agli amici di scuola ma soprattutto a uscire dagli schemi delle vacanze italiane tradizionali.

LE VACANZE STUDIO CON EF

Le altre due esperienze di vacanze studio all’estero hanno riguardato gli anni degli liceo.
Sono sempre partita in estate, sempre per due settimane, ma questa volta affidandomi ad EF. Ho scelto di approfondire la lingua inglese questa volta. Per il primo anno la scelta è ricaduta su Malta, una vacanza divertentissima che ancora oggi ricordo benissimo e grazie alla quale ho stretto amicizie che sono rimaste solide per parecchi anni. Il secondo anno sono invece partita per l’Inghilterra, in un campus di un paesino nel sud del Galles a qualche ora di treno da Londra. Clima piovoso, campus più “triste”, ma sempre un sacco di risate e tanti nuovi amici stranieri!

LO SCAMBIO CULTURALE: VIVERE IN UNA FAMIGLIA ALL’ESTERO

L’ultima esperienza di cui voglio parlarvi è stata quella dello scambio in famiglia.
Frequentavo un liceo sperimentale, come dicevo, che prevedeva un sacco di ore in lingua francese. L’esperienza dello scambio era parte integrante del programma e noi l’abbiamo fatta al quarto anno.
Ricordo che l’idea di trasferirmi per due settimane in una famiglia straniera, completamente sola, mi atterriva…
Come è andata? Benissimo! Vi dico solo che alla partenza piangevamo tutti e che ho ancora il bigliettino di addio pieno zeppo di cuoricini di Alice (alla francese Alis), la ragazza che mi avevano assegnato.

VACANZE STUDIO: APRIRE LA MENTE E CONOSCERE ALTRE CULTURE

Nonostante spesso si decida di fare questa esperienza con gli amici e nonostante i gruppi in partenza siano, di fatto, composti da persone della stessa città, la vacanza studio è certamente il modo migliore per conoscere studenti e ragazzi provenienti da ogni parte del pianeta.

In un mondo che sempre di più guarda in modo negativo a chi proviene da altri paesi, soprattutto se asiatici o mediorientali, vivere a stretto contatto con diverse culture non può che essere estremamente formativo, anche culturalmente parlando.
Nella mia esperienza ho avuto modo di incontrare e parlare a lungo con ragazzi indiani, ultra tecnologici e serissimi, ragazzi russi sempre pronti a festeggiare con qualche birra e anche moltissimi giapponesi e cinesi, che però tendono ad essere molto solitari o far gruppo tra di loro.

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L’aspetto multiculturale è al centro delle lezioni di conversazione giornaliere, con parecchi confronti e racconti che aiutano anche i ragazzi a conoscersi meglio.

Se parliamo degli scambi in famiglia inoltre, c’è un continuo scambio di idee e di stili di vita. Si impara a vivere con nuovi ritmi, nuove abitudini e ad adattarsi. Un abbattimento delle barriere che a mio parere è importantissimo!

MA SI IMPARA DAVVERO LA LINGUA NELLE VACANZE STUDIO?

La risposta è: certamente si!

  • in primo luogo le lezioni vengono svolte in base all’età e al livello in cui si trova ogni singola persona. Per questo motivo non è per nulla detto che, partendo con un amico o un compagno di classe, ci si ritrovi poi nella stessa classe. La classificazione quindi non è assolutamente fatta in base all’età: mi capitò di trovarmi in classe con una ragazza di 35 anni, partita sola per imparare l’inglese e finita in una classe di ragazzi ancora minorenni.
  • tutti i docenti sono madrelingua e, fatemelo dire, questo è la chiave per imparare davvero bene una lingua. Ho potuto constatare nei miei anni di studio che questo aspetto è fondamentale per imparare bene l’inflessione, l’uso delle pause, la ritmica delle parole… Ogni lingua ha i suoi suoni e i suoi andamenti e copiarli è il modo migliore per apprendere. Inoltre, altro aspetto fondamentale, nella maggior parte dei casi i docenti non sanno l’italiano. Se si vuole chiedere qualcosa e non si sanno le parole giuste bisogna arrangiarsi! Come diceva una mia insegnante di francese: se non sai come si dice giraci intorno e prova a spiegarti ugualmente.
  • tanta, tanta conversazione. Questo fa muovere le rotelle e ragionare veloce su che termine utilizzare, come formare la frase e come esprimere i concetti. La grammatica è importante, sia mai… ma posso assicurarvi che se mi chiedessero delle regole di francese ad oggi saprei poco (come poi mi capita con l’italiano) ma non avrei problemi a capire e parlare. E’ l’esercizio che fa entrare la lingua in testa non la marea di regolette…
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CONSEGUIRE DEGLI ATTESTATI DURANTE LE VACANZE STUDIO

Si impara a tal punto nelle vacanze studio che è anche possibile organizzarsi per sostenere al termine del percorso uno degli esami previsti dall’Unione Europea per attestare i vari livelli di apprendimento delle lingue.

Come da tabella universalmente riconosciuta i livelli sono:

livelli apprendimento lingua straniera

I più importanti esami ci si possono utilizzare anche in ambito universitario e lavorativo sono:

  • per l’inglese: il PET (livello B1), il First Certificate (livello B2), l’Advanced (livello C1) ed il Proficency CPE (livello C2)
  • per il francese: Il DELF (per i livelli A e B) ed il DALF (peri livelli C)

STUDIO MA ANCHE SCOPERTA

E’ vero, uno degli aspetti primari della vacanza studio è certamente quello di unire divertimento con apprendimento di una lingua straniera. Ma non dimentichiamo che le destinazioni sono davvero favolose e che vivere questa esperienza permette anche di visitare e conoscere tanti nuovi posti.

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Non si parte solo per Francia e Gran Bretagna, si possono anche scegliere mete più lontane come Stati Uniti e Canada. Si può scegliere di approfondire una lingua orientale in Giappone o Cina. Si può andare vicino al mare, come ho fatto io scegliendo Malta, oppure in una città per viverla a pieno, come nel caso di New York.

Sono sempre previste visite guidate, gite nei luoghi più importanti da visitare nella regione in cui si trova il campus. Scegliendo ogni anno mete diverse si può scoprire il mondo, visitare luoghi che magari sarebbe difficile vedere a quell’età e soprattutto viverli nel momento in cui si ha più desiderio e spirito di avventura.

E ora chiediamo a voi: avete mai fatto una vacanza studio? Ci piacerebbe conoscere le vostre storie!
Raccontatecele con un commento qui sotto o se avete un blog e volete scrivere un articolo dedicato, taggateci, così anche noi potremo leggere delle vostre esperienze.

Author

Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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