Via Indipendenza a Bologna venne costruita solamente intorno alla metà del 1800 come strada di collegamento tra la stazione e centro città. Proprio per favorire il passaggio sia pedonale che veicolare, venne spianata una larga carreggiata e vennero costruiti portici lungo tutta la sua lunghezza.

Bologna, si sa, è una città di pianta romana, con cardo e decumano a tagliarla in quattro parti.
Contrariamente a quanto si possa pensare però, se il decumano è ancora ben identificabile nella larga via Rizzoli (che poi diventa Ugo Bassi e San Felice) il cardo è invece più nascosto e corrisponderebbe all’odierna via Galliera, stretta e parallela alla più nota via dell’Indipendenza.

Oggi via Indipendenza è la culla dello shopping, completamente pedonalizzata nel weekend (con il cosiddetto T-Day) e forse la più grandiosa della città.

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Bella e dolce Bologna! Vi ho passato sette anni, forse i più belli…
Pier Paolo Pasolini

COSA VEDERE LUNGO VIA INDIPENDENZA A BOLOGNA

TORRE DEGLI SCAPPI

Partendo da piazza Maggiore, dando le spalle alla fontana del Nettuno, si può subito notare la presenza sulla destra di una torre, parzialmente nascosta da un palazzo cinquecentesco, ma ancora svettante verso il cielo. E’ la torre degli Scappi, una delle venti costruzioni gentilizie ancora esistenti, di proprietà della famiglia che rimase alla ribalta della vita pubblica bolognese fino al 1700.
Particolare la leggenda che vuole l’origine del cognome nell’episodio di una donna, affacciata alla finestra dell’abitazione adiacente la torre, che si accorse della presenza di Re Enzo, fuggito dalla prigionia all’interno del palazzo omonimo, per i suoi capelli biondi colpiti dai raggi del sole.
Scappi, scappifurono le parole gridate dalla donna alla vista del prigioniero in fuga e dalle quali deriverebbe il cognome della famiglia.

LA CORONCINA: IL NEGOZIO PIÙ ANTICO DI BOLOGNA

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Vero o meno, la torre oggi ospita il negozio più antico della città: la Coroncina.
Nato nel 1694 come bottega per la vendita di oggetti di culto e gestita dai frati Olivetani, si trovava in altra sede, nel Mercato di Mezzo per l’esattezza, e doveva il suo nome alla grande varietà di corone del rosario esposte.

La sua attuale collocazione venne inaugurata dopo la prima guerra mondiale quando, mutata la proprietà, cambiò anche il genere di mercanzia venduta.

Alla Coroncina puoi trovare di tutto, da uno spillo ad un elefante” è una delle frasi più ripetute dai vecchi bolognesi, memori della moltitudine di oggetti venduti soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale quando scarseggiavano le necessità primarie per la pulizia della casa, della persona e la piccola merceria.
Pensate che il proprietario non chiuse nemmeno un giorno nonostante i bombardamenti e gli attacchi militari e dormiva nel suo negozio per sventare possibili furti.

LE DECORAZIONI DEL PORTICO DI VIA INDIPENDENZA

Alzando la testa, proprio davanti alla strapiena vetrina, noterete delle scritte sulle volte del portico. Si tratta di tre incisioni, che ritroverete speculari anche sul pavimento in graniglia. 
Riportano i detti “panis vita, canabis protectio, vinum laetitia” tradotto letteralmente “il pane è vita, la canapa protezione ed il vino è letizia”.

La ragione di queste scritte è da ritrovarsi nell‘importanza che la coltivazione aveva per la città: tra i campi di grano che sfamavano la popolazione, la canapa che cresceva rigogliosa e dava alla città valore di mercato, non venivano dimenticati gli abbondanti vigneti. Una esaltazione quindi dei prodotti locali e dell’abbondanza delle coltivazioni, anche se molti hanno attribuito la presenza della canapa al fatto che venisse usato come farmaco per mantenere sano l’organismo.

IL DUOMO DI SAN PIETRO: LA CATTEDRALE DI BOLOGNA IN VIA INDIPENDENZA

In via Indipendenza troviamo anche il Duomo della città. Ebbene sì, nonostante la netta supremazia in termini architettonici e di spazio, la chiesa principale non è San Petronio in piazza ma bensì San Pietro.

Costruita in epoca romana, messa a dura prova da incendi e devastazioni post terremoti, è stata restaurata nel 1600 e ospita importanti manufatti religiosi oltre a dipinti del Carracci e di Donato Creti. E’ qui che ogni anno viene portata la Madonna di San Luca, fatta scendere dalla chiesa sui colli, per una settimana che risulta sempre piovosa (una tradizione che si rinnova praticamente ogni anno).

Importante è il complesso campanario con la più grande campana, chiamata “la nonna“, suonabile alla bolognese (ritmo cadenzato e completa rotazione della stessa) per molti anche la più pesante ancora esistente al mondo e lo stupendo organo ancora utilizzato.

L’HOTEL BAGLIONI: DOVE PASSANO LE STAR

Su via Indipendenza si trova anche l’albergo di lusso più famoso ed antico della città: l’Hotel Baglioni. Ad oggi non si può dire che sia l’unico hotel a cinque stelle in cui soggiornare ma è sicuramente il più apprezzato dai vip che passano per Bologna.
Lo testimoniano le numerose dediche che potete trovare sul sito dell’hotel che oggi ha mutato il nome in Grand Hotel Majestic: si passa da Jennifer Lopez al Dalai Lama, da Ayrton Senna a Bob Dylan.
I più grandi nomi passati da qui hanno soggiornato nelle loro suites e la loro storia sorpassa addirittura il secolo.

IL RISTORANTE DIANA: LA TRADIZIONE CULINARIA DI BOLOGNA

Nonostante oggi Bologna si presenti come una vera e propria fiera del cibo, con un sacco di locali sparpagliati per il centro città, forse questo è il ristorante simbolo di una cultura culinaria millenaria. Ragù, tortellini, tagliatelle, lasagne, spuma di mortadella, cotoletta alla petroniana… Qui non manca assolutamente nulla.

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Fonte Pinterest

Il ristorante Diana ha una storia antica. Risalente al 1909 questo luogo venne rilevato da Ivo Galletti, socio fondatore del Salumificio Alcisa (quello della miglior mortadella di Bologna) e affidato alle mani di quello che ancora oggi è il direttore di sala: Eros Palmirani.
Ancora oggi, entrando, si possono trovare le sfogline che tirano la pasta. Tutto è fatto secondo la tradizione e non c’è posto migliore per respirare l’aria di tradizione bolognese.

LA PIAZZOLA: IL MERCATO DI BOLOGNA SU VIA INDIPENDENZA

Via Indipendenza è talmente lunga che, tra un negozio, un ristorante e una Cattedrale, ospita anche il più grande mercato cittadino. La Piazzola di Bologna si svolge ogni venerdì e sabato e occupa tutta la Piazza 8 Agosto, oltre ad una parte di Via Irnerio e del Parco della Montagnola.

Si trova un po’ di tutto in Piazzola: dai vestiti alle scarpe, le ceramiche spaiate, le piante, i gioielli, i dischi e qualunque altra cosa vi venga in mente. Ha una storia antica questo mercato che risale già ai primi del 900 e sul loro sito si possono trovare delle belle foto d’epoca.

IL TEATRO DI VIA INDIPENDENZA: L’ARENA DEL SOLE

Quasi di fronte alla Piazza 8 agosto campeggia questo edificio neoclassico con la scritta “Luogo dato agli spettacoli diurni”. E’ uno dei teatri storici di Bologna, inaugurato già all’inizio dell’800 come luogo, per l’appunto, dove si svolgevano spettacoli diurni all’aperto.

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Wikipedia

Intorno al 1950, vista la crescente ascesa del cinema, si trasformò in sala proiezioni, prima di essere riconvertito nel suo abituale uso negli anni 80. Oggi ha spesso importanti spettacoli in cartellone e può ospitare oltre 800 persone.

PORTA GALLIERA: LA FINE DI VIA INDIPENDENZA

Via Indipendenza giunge alla sua fine proprio allo sbocco sui viali della città, in corrispondenza con la Porta Galliera e con i primi edifici della Stazione di Bologna. E’ la via che si percorre dunque arrivando in città con il treno e volendo raggiungere il centro storico e forse anche per questo i bolognesi le sono così affezionati.

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Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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