L’Emilia Romagna è terra di preziose città storiche e di buonissimo cibo. Ma lontano dai percorsi più turistici, alla ricerca di un’estate al riparo dalla confusione e dalle folle, è proprio nella nostra bella regione che si possono trovare delle mete alternative favolose.

Sul nostro primissimo Appennino bolognese si trova un percorso chiamato delle Cascate del Dardagna, davvero alla portata di tutti. Una camminata in mezzo al bosco che segue il percorso del torrente Dardagna nel bel mezzo del Parco del Corno alle Scale.

Ormai avrete capito che io e il trekking non siamo grandi amici. Dopo l’esperienza in Toscana sulla Via degli Acquedotti avevo detto basta alle gite in mezzo ai boschi di montagna. Ma gli amici si sa, ti convincono a far tutto. E così sono andata a fare questo trekking domenicale. Vi spoilero che è andato tutto bene, almeno stavolta.

COME ARRIVARE E DA DOVE PARTIRE PER LE CASCATE DEL DARDAGNA

cascate del dardagna

Il percorso si trova in località di Lizzano in Belvedere e più precisamente parte dal Santuario di Madonna dell’Acero a pochi km da Vidiciatico. Il parcheggio per gli escursionisti si trova lungo la SP71, proprio a ridosso della Chiesa.


trekking alle grotte di Labante in emilia romagna

Trekking alle Grotte di Labante e la sua Cascata sull’Appennino Bolognese


Per arrivare in zona con l’auto:

  1. da Bologna EST (per chi arriva dalla zona Adriatica) si può percorrere la via Porrettana, passando da Sasso Marconi, Vergato, Riola. Poco prima di Porretta svoltare per Gaggio Montano seguendo la SP324 e tenere per Vidiciatico.
  2. da Bologna CENTRO si può anche scegliere di seguire la SP26 che da Zola Predosa tocca Calderino, Montepastore e Tolè, fino a Castel d’Aiano. Da qui seguendo la SP34 si giunge a Montese, Querciola e poi Vidiciatico.
  3. da Bologna OVEST si può seguire la SP4 che da Vignola e Marano sul Panaro arriva fino a Fanano. Da lì seguendo la SP324 ci si riconnette alla zona di Vidiciatico.
  4. Venendo da SUD, in zona Firenze si può scegliere l’autostrada A1 fino a Rioveggio e poi con la SP24 tenere per Grizzana Morandi. La strada si ricongiunge con la Porrettana a Carbona, e dopo si segue la stessa indicazione del punto 1.
  5. In alternativa all’autostrada, sempre venendo da SUD, si può passare per Pistoia usando la A11, poi il Raccordo fino alla Porrettana che da sud passa per il Ponte della Venturina fino a giungere a Porretta. Da qui ci si ritrova al bivio della SP324 per Gaggio Montano e Vidiciatico.

IL PERCORSO DELLE CASCATE DEL DARDAGNA

Il percorso di trekking lungo i 7 salti delle Cascate del Dardagna è semplice e adatto anche ai non esperti escursionisti (proprio come me).
E’ lungo all’incirca 5 km e si snoda lungo il torrente Dardagna, passando dalle prime cascatelle a 15 mt. alle più alte a 30 mt.

cascate del dardagna

Il percorso da seguire inizia proprio dal Parcheggio del Santuario della Madonna dell’Acero, carinissima costruzione fatta di alcuni caseggiati uniti. Con il percorso CAI 331 si giunge in mezzo al bosco tra abeti e faggi e si cammina in pari fino a giungere al rio Cavo, il primo punto dove fermarsi a fare foto. Il sentiero passa al 333 e permette con un ponte di legno di attraversare il Rio verso il più grande torrente Dardagna.
Il primo salto, cioè la prima cascatella è a pochi minuti di cammino, da lì con dei gradini in legno ci si inerpica, dolcemente, fino all’ultimo salto a 30 mt. Il sentiero CAI 331 riporta indietro al parcheggio attraverso il bosco.

cascate del dardagna

Bellissima l’ambientazione, molto salutare la passeggiata, grazie anche alla ricca vegetazione che permette di essere sempre all’ombra e grazie al clima mitigato dalle fresche acque del Dardagna. Sono circa 2 ore di cammino, molto piacevoli e adatte davvero a chiunque.

VERSO IL RIFUGIO CAVONE PER SALIRE AL CORNO ALLE SCALE

Non eravamo contenti della sola passeggiata alle Cascate del Dardagna e dunque abbiamo deciso di continuare la salita verso il punto più alto del Corno alle Scale.

Non amando tanto la montagna conoscevo questa zona soprattutto per la stagione sciistica. Sul Corno ci sono delle belle piste anche se la maggior parte delle volte in cui ho deciso di fare una giornata vicina a casa ho preferito sciare sul comprensorio più ricco di discese del Cimone.
Ma il Corno in estate è davvero un luogo molto bello!

LA SALITA IN SEGGIOVIA

Si può salire in due modi.
Il primo decisamente più semplice è quello di prendere la seggiovia che dal rifugio Cavone porta al rifugio delle Rocce in quota.
E si, è quello che abbiamo scelto noi.

LA SALITA A PIEDI

Il secondo è quello di intraprendere la ben più impegnativa escursione dei Balzi dell’Ora: un percorso complicato, soprattutto nella seconda parte che prevede una sorta di arrampicata su dei gradoni di roccia, i balzi per l’appunto, che portano proprio al culmine della vetta.
Per molti è una delle escursioni più belle di tutto l’Appennino bolognese, ma non avendola mai percorsa non posso dare delle considerazioni personali. Il CAI lo classifica per escursionisti esperti ed è necessario avere la giusta attrezzatura (scarponcini e magari qualche aiuto per le salite).

VERSO LA CROCE IN FERRO DEL CORNO ALLE SCALE

Sulla cima del Corno alle Scale ad un’altitudine di 1944 mt. slm si trova un veloce sentiero che conduce ad uno stupendo punto panoramico che domina a 360° tutte le vallate circostanti. E’ facile individuarlo per l’enorme croce metallica che è posta proprio al culmine del precipizio: ci troviamo su Punta Sofia e si può vedere tutto il crinale appenninico, dalla Romagna ai Monti Sibillini.

RIENTRO VERSO LA MADONNA DELL’ACERO

Per rientrare dal Corno si può scegliere di scendere a piedi per la SP71 oppure riprendere la seggiovia. Per la via a piedi meglio calcolare almeno un’oretta.

cascate del dardagna

Arrivati al Cavone noi abbiamo preferito seguire la strada principale (sempre la SP71) fino al parcheggio, ma è possibile di nuovo ritornare nei boschi del Dardagna e riprendere al contrario la strada fatta in salita. Con il sentiero CAI 337 si ritorna all’intersezione delle Cascate e si riprende il sentiero 331 verso Madonna dell’Acero. Occhio perché sono tanti gradini in discesa, e a volte possono essere più pericolosi e faticosi di quelli in salita. Calcolate all’incirca un’oretta in entrambi i casi.

DOVE MANGIARE SUL CORNO ALLE SCALE

Per il pranzo si può scegliere di fermarsi, come abbiamo scelto di fare noi, al rifugio delle Rocce dove vengono serviti ottimi piatti tipici, come tortellini e lasagne, magari seduti all’aperto nel solarium estivo.

Bellissimo anche sdraiarsi per un pic nic in mezzo ad uno dei prati antistanti il rifugio, dove solitamente sono segnate le piste da sci, ma che in estate si riempiono di fiori. Il vento mitiga l’aria e fare una pennichella è davvero molto piacevole.

DOVE DORMIRE VICINO AL CORNO ALLE SCALE

Trattandosi di meta turistica sia estiva che invernale trovare alberghi per tutte le tasche è davvero molto facile. Il paese più vicino e più comodo è Vidiciatico, spesso preso d’assalto nei mesi estivi, ma è possibile anche guardare a Gaggio Montano e Porretta, dove ci sono anche le terme.

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Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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