Oggi vi portiamo nella lussuosa e verdeggiante Marbella, perla della Costa del Sol.

Dagli anni 70, questa regione della Spagna, ha conosciuto un enorme incremento demografico ed uno spaventoso boom di costruzioni e turismo. Grazie a chi? A Jose Banùs, un costruttore madrileno a cui è anche dedicato il porto turistico fatto erigere a pochi km dalla cittadina.

Stelle del cinema e della musica, ricchi costruttori e professionisti provenienti da ogni parte d’Europa hanno deciso di soggiornare qui per le vacanze estive. Attirati dal clima particolarmente favorevole, dalle dolci e cristalline acque del Mediterraneo ma soprattutto dalla possibilità di cimentarsi in tiri parabolici. E’ il golf infatti lo sport più praticato tra queste docili colline. Immaginate di viaggiare nel tempo

LA NASCITA DI MARBELLA

Sono gli anni 60 e vi trovate nella costa più a sud di tutta Europa.
E’ caldo, l’estate in Spagna è umida e afosa, il mare è cristallino ma intorno c’è solo una brulla vegetazione paglierina.

Marbella è una piccola cittadina con un passato di conquista araba e una tipica struttura andalusa. Un magnifico castello moresco, una piazza principale denominata Plaza de los Naranjos, per i tipici alberi da frutto che popolano tutta la zona, e l’immancabile Cattedrale barocco-rinascimentale, simbolo del cristianesimo più radicale.
Gli abitanti si stimano intorno ai 10.000. Pochi rispetto ai vicini centri urbani di Malaga e Gibilterra. I terreni sono principalmente indirizzati alla coltivazione, grazie anche al clima, reso particolarmente favorevole dal monte La Concha che disegna l’orizzonte visto dal mare.

IL CREATORE DI MARBELLA

José Banús Masdeu è un costruttore madrileno e in un attimo si innamora di questa zona. Decide di erigere un complesso di lusso per le vacanze delle ricche famiglie dell’epoca.
Il clima è perfetto, le spiagge sono ampie… manca soltanto un porto dove far attraccare i grandi yacht di lusso che navigano per il Mediterraneo. Così nasce il molo turistico di Puerto Banus.

L’INAUGURAZIONE

Inaugurato all’inizio del 1970, alla presenza di grandi nomi dell’epoca: Re Juan Carlos con la Reina Sofia, i Principi di Monaco, Ranieri con Grace Kelly.

La lussuosa zona attira sempre più personalità, anche internazionali, e vede la crescita esponenziale di strutture alberghiere e locali per il divertimento. Ma è’ grazie all’architetto Schreck, uno dei progettisti delle colline di Beverly Hills, che le costruzioni mirano a mantenere la tradizione dei villaggi andalusi piuttosto che mirare alle grandi altezze dei nuovi grattacieli.

MARBELLA OGGI

Ancora oggi Puerto Banus e la vicina Marbella sono la zona più vip dell’intera Spagna. Negozi d’alta moda, splendide navi attraccate sui pontili, macchine di lusso parcheggiate di fronte a locali aperti da mattina a notte inoltrata…
Le ville e gli appartamenti della zona sono costosissimi. Case vacanza per persone dello spettacolo, ma anche avvocati, costruttori e ricchi professionisti di tutta Europa. E’ grazie a questo boom economico che la densità demografica della zona è aumentata negli ultimi decenni più di 10 volte. Da dieci migliaia di persone si è passati a più di 130.000, trasformando la provincia in una delle più densamente popolate di tutta la Spagna.

META DEI GIOCATORI DI GOLF

Spostandosi verso l’interno si trovano enormi resort con ogni genere di servizio al loro interno. Ristoranti, piscine e centri benessere, club per bambini ma soprattutto ampi e meravigliosi campi da golf. E’ infatti questo sport il grande protagonista delle colline che abbracciano Marbella. Perfino agli angoli delle strade, al posto dei classici venditori di frutta, si trovano banchetti che vendono palline e sacche di mazze da golf.

MARBELLA SI O NO?

Quali sono le mie impressioni?
Ho provato la stessa sensazione che si prova a visitare Porto Cervo, Montecarlo, Portofino… Bellissimi panorami da operetta, esagerate forme di ostentazione della ricchezza e la strana sensazione che tutto sia normale.
Basta rientrare in auto, percorrere qualche km e rendersi conto che la vita vera è ben diversa.
Attenzione, non voglio essere retorica e populista, dico solo che osservare luoghi del genere è piacevole ma non deve risultare ingannevole. Un po’ come andare a Gardaland… Puoi volare con la fantasia, ma sai che alla chiusura rimarrà solo il ricordo di una divertente parentesi.
Certo… per alcuni è un lusso che dura tutta la vita… e questo lascia un po’ di amaro in bocca

Author

Bolognese doc, amante della musica rock, gattara da tutta la vita e innamorata del mare in tutte le sue forme. Dopotutto sono un segno d'acqua e come tale combatto da sempre tra il desiderio di scoprire il mondo e il bisogno di stabilità. Mete preferite? Gli Stati Uniti e il Nord Europa. Rigorosamente on the road.

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